È oramai noto a tutti il successo che gli NFT stanno riscuotendo in tutto il mondo. Molti sono i brand che stanno iniziando ad utilizzare questi token, a venderli e produrli. Ed ovviamente, essendo il tutto legato ad un ambiente prettamente tecnologico, anche i produttori di videogiochi stanno prendendo in considerazione un loro utilizzo in qualche modo. Ma Blizzard si è detta contraria a questo filone di pensiero.

Il NO di Mike Ybarra

Partiamo dal presupposto che Activision nei giorni precedenti ha posto un sondaggio alla propria community in cui si chiedeva se ci fosse interesse per il mondo degli NFT come implementazione videoludica. La risposta dei videogiocatori non è stata del tutto positiva. A mettere un punto alla questione è stato Mike Ybarra, presidente di Blizzard Entertainment. Ybarra ha prontamente risposto ad un Tweet del giornalista Andy Robinsons, che riportava un articolo di videogameschronicles in cui si parlava dell’avvicinamento di Blizzard al mondo degli NFT. “Nessuno sta facendo NFT“, questa è la traduzione letterale della risposta di Mike al Tweet di Andy, mostrando così quasi disprezzo verso questo nuovo mondo e facendo comprendere il proprio allontanamento dallo stesso.

Il futuro degli NFT nei videogiochi

Se da una parta molto fan sono stati felici di questa risposta repentina, d’altra parte troviamo aziende come Ubisoft che hanno palesato la volontà di spingere verso questa tecnologia. Ubisoft negli scorsi mesi ha già attivato il servizio Ubisoft Quartz in cui armi, skin, veicoli ed equipaggiamenti acquistabili fungono da veri e propri NFT da rivendere e acquistati tra utenti. Il servizio è stato attivato per ora solo su Ghost Recon Breakpoint, e risulta ancora in fase Beta.

Pare quindi che questo gli NFT inzino ad insediarsi nelle nostre vite più di quanto ci aspettassimo. Che magari il futuro degli oggetti collezionabili nei videogiochi sia proprio quello di diventare oggetti di scambio? Il mondo dei videogiochi sembra essere fortemente interessato ad una soluzione del genere.

Articolo a cura di:
Alessio Ruggiero