Chicken Drumstick: miliardaria operazione anti cheat
Per la prima volta nella storia, le forze dell’ordine di Kunshan (Cina) e un’azienda storica come Tencent, colosso dell’intrattenimento cinese, si sono unite, facendo fronte comune nella lotta contro una delle più grandi società di cheating del mondo.
L’operazione Chicken Drumstick
Nella giornata di ieri, in Cina, è stata portata a termine la più grande operazione anti-cheats della storia, denominata “Chicken Drumstick “. Ricordiamo che con il termine cheater si intende colui che utilizza trucchi, che possono essere acquistati su varie piattaforme illegali per ottenere vantaggi all’interno di un gioco (esempio vedere attraverso i muri).
Nello specifico, la polizia ha arrestato un totale di 10 membri della più importante società di produzione e distribuzione di cheats del mondo. L’operazione Chicken Drumstick passerà alla storia come una delle più grandi di sempre, soprattutto in termini economici.
Un patrimonio inimmaginabile
Grazie a dei pacchetti da 10 dollari al giorno ed abbonamenti dal valore massimo di 200 dollari al mese , i cheater hanno fatturato un positivo di 76 milioni di dollari. Un patrimonio stellare su cui la polizia di Kunshan indagava da mesi, aspettando il momento propizio per compiere il raid. Di questi 76 milioni di dollari, ne sono stati confiscati circa 46: tutti in beni di lusso, come macchine sportive da milioni di dollari.
Vendite su scala globale
La società criminale si occupava di produrre e distribuire, su scala globale, cheats per una serie di giochi online. Tra i più famosi: Call Of duty, Overwatch, Valorant. Il danno per le società produttrici di tali giochi è incalcolabile, soprattutto dal punto di vista dell’immagine. Quando un gioco viene invaso dai cosiddetti cheater infatti, questo diviene ingiocabile, portando moltissimi utenti scoraggiati ad abbandonarlo.
Continuano le operazioni
Anche Sony recentemente ha stretto una partnership con Denuvo per la realizzazione di nuovi sistemi anti cheat e, oramai, sempre più aziende produttrice di giochi si stanno muovendo in questo senso. L’unione di forze dell’ordine e aziende esperte di videogames potrebbe essere il giusto binomio per cercare di stanare e chiudere molte organizzazioni criminali di questo genere, provando ad eliminare definitivamente questa piaga.
Francesco Basile