Il 2020 è stato un anno pessimo, sotto tutti i punti di vista, ma c’è chi ha pensato di renderlo addirittura un gioco. Una trovata geniale e molto divertente, che ha lo scopo, secondo noi molto riuscito, di sdrammatizzare con sagace ironia gli ultimi disastrosi eventi.
Parliamo di 2020 Game, un titolo apparso da poco in rete ma che è diventato in poche ore già virale. Il gioco creato da Max Garkavyy, sviluppatore indipendente, è disponibile gratuitamente per tutti i giocatori da PC e smartphone, e non necessita di nessun tipo di configurazione hardware estremamente potente per essere giocato.
Con una semplicissima, ma notevolissima, grafica pixel-art, che ricorda molto i giochi dei primi anni 90, questo side scroller si gioca semplicemente con le frecce orizzontali della tastiera pc ↑ → ←, oppure con comandi touch dallo smartphone.
Bastano una decina di minuti per rivivere un’annata, si spera, irripetibile. Si parte da un apparente calma, relativa alla fine del 2019, ci troviamo in Australia, e basteranno quindi, pochissimi passi per entrare nel 2020 con gli incendi che hanno devastato devastato e dilaniato il territorio australiano. Piccolo preambolo, all’inevitabile scoppio della pandemia da Covid-19 con la comparsa delle mascherine per il volto e delle lunghe code davanti ai supermercati per comprare  i beni di prima necessità. Superata la quarantena è il momento di affrontare il pesante crollo dei mercati azionari mondiali, prima di evitare i temibili attacchi di una gigantesca antenna 5G. Dopo un intermezzo, condito con piccoli, ma geniali, riferimenti (murales ispirato a George Floyd e il simpatico balletto dedicato all’app dell’anno TikTok), si passa alla seconda ondata della pandemia, questa volta però, saremo muniti di vaccino!
Prima di concludere il gioco, ci sarà anche spazio per affiancare Trump e Biden, nella corsa alla presidenza USA. Infine, il nostro personaggio tornerà festante in casa, conscio di aver superato un anno clamorosamente difficile, ma occhio allo spoiler per il 2021: Zombie, alieni e Godzilla.
Max Garkavyy, ha messo a punto l’intero gioco, da solo in 6 mesi con lo scopo di “provare a me stesso di poter pagare le bollette sviluppando videogiochi,” questo perché “al momento lavoro in un noioso ufficio di una grande azienda e ogni giorno spero di poter avere il coraggio e lasciare il mio lavoro per sviluppare videogiochi.”
A giudicare dalle donazioni, quasi 30 mila euro raggiunti, è senza dubbio un inizio incoraggiante.
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