Durante questa settimana Ivan Moskalenko, giocatore professionista di DOTA 2 di 21 anni e proveniente dalla Russia, è stato squalificato con l’intera squadra dalla qualificazione dell’Europa orientale per il torneo ESL di DOTA 2. Tutto è accaduto dopo che il giocatore ha disegnato una Z sulla mappa del gioco. In seguito a ciò Ivan è stato immediatamente licenziato dal team Virtus.Pro.

Cosa è successo?

La squalifica è stata subito emessa dal momento in cui Moskalenko è stato colto nel disegnare una lettera “Z”. Questo è un simbolo utilizzato a sostegno dell’attacco della Russia all’Ucraina che abbiamo potuto vedere nei filmati nelle ultime settimane, in cui i veicoli russi era dipinti proprio con la lettera Z.

Il tutto è successo durante un’importante semi-finale contro i Mind Games, una squadra che inoltre comprende ben due giocatori ucraini.
Ivan è riuscito a disegnare la lettera tramite una funziona presente in gioco che permette di “scrivere” sulla mappa per organizzare tutte le strategie di gioco. Dopo che il giocatore ha disegnato la lettera incriminata i compagni sono subito intervenuti a scarabocchiarla per coprire il tutto.

La sanzione

La partita in un primo momento era stata vinta proprio dal team del giocatore russo. Esaminando l’accaduto però l’organizzatore dell’evento ha deciso di infliggere al ragazzo ed al team una squalifica retroattiva che  è costata la qualificazione e il posto in squadra a Moskalenko.
Dopo il tutto il pro player si è giustificato affermando che il proprio gesto non era volontario, ma che semplicemente era casuale.

Pare proprio che i Virtus.pro non avanzeranno in questa competizione, ma sicuramente da oggi in po faranno più attenzioni a chi assumeranno nel proprio roster. Ora Ivan è in cerca di un nuovo team che troverà con non poche difficoltà.

Articolo a cura di:
Alessio Ruggiero