Sono passate oramai settimane dalle scoppio del conflitto Russia-Ucraina. In seguito alle numerose restrizioni emanate dall’occidente verso la Russia, arriva la risposta del presidente Vladimir Putin. La pirateria informatica è ora legale in Russia. Decisione dura quella presa dal presidente, e che sicuramente avrà un certo impatto sul mercato dell’internet. Continua così la battaglia che oramai non si combatte più solo fisicamente.

La Runet

Un’importante preambolo riguarda proprio l’introduzione della Runet avvenuta durante la giornata dell’11 Marzo. Tutto è accaduto dopo che molteplici piattaforme online, come Facebook, Twitter e Instagram hanno deciso di limitare gli accessi dal paese Russo, prendendo forti distanze da questo conflitto. Da qui la scelta della Russia di imporre ai propri cittadini l’utilizzo di una rete privata isolata dalla rete che gli utenti di tutto il mondo utilizzano quotidianamente così da ridurre al minimo, se non azzerare, il trasferimento all’estero di dati scambiati tra utenti russi.

La pirateria legalizzata 

Dopo aver assistito al blocco di decine di servizi, la Russia ha deciso di rendere la pirateria legale, ad esclusione di quei paesi che non rientrano tra i “nemici” della Russia. Quindi qualsiasi azione di pirateria atta a “danneggiare” le piattaforme presenti in paesi che hanno imposto sanzioni alla Russia, sarà legale. Basti pensare che l’ex membro appartenente alla camera bassa del parlamento russo, Dmitry Ionin, ha consigliato vivamente a tutti i cittadini che volessero usufruire dei servizi bloccati, l’utilizzo di RuTracker, la più grande rete torrent della Russia. Questo perchè stando al Ministero dello Sviluppo Economico russo, la pirateria in determinati casi d’emergenza può essere approvata.

Staremo a vedere le conseguenze che porterà sull’economia e sul conflitto in generale. In sostanza possiamo considerare questa mossa come un tentativo disperato da parte della Russia di “mettere in difficoltà” i paesi dell’occidente.

Articolo a cura di:
Alessio Ruggiero