L’University Master si è appena conclusa. Il torneo di FIFA22, organizzato in partnership con Gazzetta dello Sport, sponsorizzato da Eurospin, Lemonsoda Energy Activator e Inter Esports, ha visto trionfare Adam su A20peace consacrando la sua rinascita, dopo la sconfitta in finale della scorsa edizione. Abbiamo intervistato a caldo i due super finalisti. Ecco le loro emozioni

Alessio “A20peace” Pace: secondo classificato

Partiamo con il secondo classificato Alessio “A20peace” Pace. Una bellissima cavalcata, conclusa con il secondo posto e con il premio della critica. Ciao Ale, secondo classificato di questa University League 2022. Raccontaci le tue emozioni e sensazioni durante l’evento.
“Non competendo più ho vissuto quest’evento con molta tranquillità al di là del risultato in ogni partita. In questo modo mi sono divertito molto di più senza avere l’ansia di dover portare a casa un risultato importante, anche se poi è arrivato”

Ti porti a casa un secondo posto ed il premio della critica. Sei soddisfatto? Come utilizzerai questa vincita?
Si sono soddisfatto soprattutto perché mi sono allenato poco a causa dei molti impegni. La vincita mi servirà per finire la magistrale con molta più tranquillità.

Un pensiero sul progetto 2WATCH in generale e nello specifico sull’evento. Credi che eventi del genere aiutino a crescere l’intero panorama italiano?
Sicuramente in Italia dobbiamo ancora fare dei passi avanti, ma questa è la direzione giusta. Eventi del genere permettono anche a chi non ha molto tempo per competere di avvicinarsi a questo mondo, e a coloro che magari non lo conoscono neanche di vedere le potenzialità degli esport dimostrando che non è vero che chi passa delle ore ad allenarsi nel proprio gioco di riferimento sia isolato dal mondo come nella maggior parte degli stereotipi. Come si è visto nella giornata di ieri, quasi nessuno si conosceva, ma alla fine eravamo diventati già tutti amici, felici di aver trascorso una giornata del genere insieme.

Adam Aliotta: primo classificato

Ecco il campione! Cosa stai provando in questo momento? Come è stato per te rivivere le sensazioni di una finale?
Le sensazioni di una finale sono uniche, ansia da prestazione, paura di fallire, non vuoi rimanere deluso..Di finali mi è capitato di perderne già, proprio come nell’University Master dell anno scorso, quindi nella mia testa pensavo solo a vincere.
Sono arrivato li con questa consapevolezza. Alla possibilità di perdere non ci ho minimamente pensato ed anche grazie a questo che sono riuscito nel trionfo.

Parlaci del momento più complesso, la rimonta di Apeace sotto 2-0 2-2, cosa ti è passato per la mente lì?
Le finali si vivono a 3mila, al momento del 2-2 mi è caduto il mondo addosso, sapevo di star sbagliando qualcosa ho messo una pausa e mi sono resettato perché in questo gioco molte volte la testa è più utile ed importante delle mani.
Quando al 90′ è finita 2-2 è li che ho pensato di nuovo al fatto che esisteva solo vincere e ai supplementari sono sceso in campo con quella mentalità, e mi sono portato a casa la coppa.

La dedica finale, dicci di più sul rapporto con i tuoi amici e quel dito puntato al cielo verso il tuo idolo Maradona.
Maradona è l’idolo di noi napoletani, fin da piccolo insieme a mio padre ci siamo appassionati di film e video della sua vita e delle sue giocate incredibili, oltre alla maglia ieri ho portato anche una mini statuetta che aveva in mano un mio amico, alla vittoria volevo solo  mostrarla perché per me significa molto.

Ti porti a casa il premio più grande. Cosa ne pensi del progetto Univeristy Master?
Il premio è tutto quello che viene dopo, una soddisfazione assurda. L’University Master è qualcosa di fantastico, un organizzazione magnifica, dietro c’è tanto duro lavoro, infatti tengo a ringraziare tutti quelli che hanno permesso questo, dal primo all’ultimo! Sono sicuro che queste emozioni nella vita si provano poche volte.

Intervista a cura di:
Francesco Basile